GINEVRA, Svizzera: Ad oggi, più di 100 paesi hanno ratificato la Convenzione di Minamata sul mercurio, un trattato globale per limitare gli effetti del mercurio sull’ambiente e sulla salute umana.
Le parti della convenzione hanno recentemente respinto una controversa proposta della delegazione africana per un divieto totale dell’amalgama dentale approvando invece due nuove disposizioni che limitano l’uso del mercurio secondo un approccio graduale.
Durante la seconda parte di una recente riunione sulla convenzione di Minamata, tenutasi a fine marzo, sono state approvate limitazioni all’uso del mercurio sfuso da parte dei dentisti e dei pazienti di età inferiore ai 15 anni, nonché nelle donne in gravidanza o in allattamento, anziché sostenere un divieto generale nell’utilizzo dell’amalgama dentale.
Sebbene esistano materiali alternativi senza mercurio, clinicamente, economicamente e praticamente, non sono ancora ottimali. Sono pertanto necessari investimenti costanti per accelerare lo sviluppo di materiali innovativi per il restauro, per aumentarne la durata e l’accessibilità economica e per trasferirli dal laboratorio al mercato. In caso contrario, i dentisti subiranno un impatto negativo sull’erogazione di cure di qualità per la carie dentaria e un aumento delle estrazioni, con il rischio di accrescere le disuguaglianze nell’assistenza orale. Occorre inoltre dimostrare l’impatto sulla salute e sull’ambiente dei nuovi materiali restaurativi.
Poiché non esiste una soluzione a tutte le situazioni che le parti devono affrontare nell’attuare un approccio graduale, organizzazioni come la FDI World Dental Federation sottolineano l’importanza di adattare le strategie ai contesti nazionali e con le linee della seconda parte dell’allegato A della convenzione. La sezione citata stabilisce che qualsiasi tentativo di ridurre gradualmente l’uso dell’amalgama dentale deve tener conto degli orientamenti internazionali pertinenti e delle circostanze nazionali e che le parti debbano adottare almeno due delle nove misure. Le misure comprendono la promozione di polizze assicurative che incoraggino le alternative all’amalgama, l’incentivo alla ricerca e allo sviluppo di materiali di restauro per odontoiatria privi di mercurio e che fissino obiettivi nazionali per la promozione della salute orale.
Per prepararsi adeguatamente alla prossima riunione delle parti che si terrà a Ginevra nel 2023, si raccomanda alle parti di collaborare con i rispettivi ministeri dell’Ambiente, della Sanità, delle associazioni nazionali di odontoiatria e gli addetti ai lavori per comprendere le sfide e la fattibilità degli approcci raccomandati. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che l’istituzione di un comitato di coordinamento nazionale sotto la guida dei rispettivi ministeri dell’Ambiente e della Sanità potrebbe creare un ambiente favorevole alla formazione del consenso per il settore sanitario.